Piccole case in pietra e legno, grandi rocce, la sua piccola chiesetta e il gorgogliare della fontana facevano da cornice ad un’esistenza che trascorreva serena.
Una vita che celebrava la natura cadenzata dai ritmi delle stagioni. L’attività dei suoi abitanti ne garantiva la sussistenza: mucche al pascolo, raccolta delle castagne, cura degli orti, provviste di legna per i freddi inverni…
Nei secoli il villaggio di Pourcil ha ospitato generazioni di famiglie ma come ben sappiamo, con l’arrivo del dopoguerra, i borghi di montagna si sono spopolati, lasciando spazio ai ricordi, al silenzio e alla natura.
Noi abitanti della Valle di Champorcher amiamo moltissimo tornare lassù per regalarci una mezza giornata di magia, di bellezza e di silenzio. Ci piace godere, in compagnia delle persone del cuore, di quel privilegiato punto di vista, che solo un villaggio arroccato in cima ad una montagna sa offrire.
Il nostro consiglio è sicuramente quello di avventurarvi, durante le tiepide domeniche di mezza stagione, lungo il suo sentiero e di raggiungere anche voi la meta.
L’escursione implica circa un’ora e mezza di cammino che richiede un minimo di allenamento… il dislivello è infatti di circa 600 metri.
Una salita che vi farà scoprire fitti boschi e ruscelli incorniciati di muschio. Passo dopo passo il panorama diventerà sempre più ampio fino a raggiungere il suo apice. Una terrazza panoramica affacciata sulle pianure di Hone e Pont-Saint-Martin. Al centro di tutto il forte di Bard che osserverete da un punto di vista del tutto straordinario: come un uccello migratore potrete vedere dall’alto le sue corti e le sue vie di accesso.
Sarete ormai a pochi passi dal vostro obbiettivo, dietro la curva vi aspetta il villaggio di Pourcil. Lasciatevi guidare dal vostro sguardo e dirigetevi verso il suo campanile. È tradizione infatti tirare la sua corda e far risuonare la campana. Augurio e realizzazione di quel desiderio che è affiorato nel vostro cuore durante la vostra salita.